Tutti i pianeti del sistema solare sono belli, dopo la Terra (ovviamente) il mio preferito è Urano. Gli scienziati si cimentano a capirne tutte le stranezze (https://www.magnitudine-assoluta.it/2017/07/i-misteri-di-urano.html), ma a me colpisce altro. Mi affascina il concetto di Urano, quel bizzarro pianeta blu che è il risultato di varie vicissitudini verificatesi al momento giusto e che vengono continuamente analizzate dagli studiosi, come se a quel corpo celeste servisse una giustificazione.
Ogni sua caratteristica deve per forza avere una motivazione plausibile, altrimenti non sarebbe lì “sopra” di noi: si è formato raccogliendo detriti così, poi è stato colpito colà, si è girato cosà, poi si è raffreddato cosò etc. etc.
La mia visione è un’altra: quand’era ancora un pulviscolo era già l’embrione di Urano, che si è sviluppato con lo scorrere del tempo per diventare il pianeta che conosciamo; come facciamo noi e tutto il resto. È cresciuto, ha fatto le sue scelte, ed è veramente bello.
Con la scienza si potrà sempre sapere il “come” ma mai il “perché”, in quanto solo tramite il pensiero ci si può interfacciare con gli altri concetti, e per il resto bisogna trovare uno schema che accomuni tutto. Non chiamiamola Fisigione ma nemmeno fatalismo, perbacco!